Occhio !! al Phishing via email: come difendersi da truffe sempre più sofisticate
- yurilucarini
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 3 min
Il termine "phishing" è entrato con prepotenza nel nostro lessico quotidiano, spesso dopo esperienze poco piacevoli. Si tratta di un metodo di truffa informatica che sfrutta l’inganno per carpire informazioni riservate, utilizzando email che simulano comunicazioni da parte di enti noti: banche, servizi postali, fornitori di servizi digitali o anche colleghi e clienti abituali.
La pericolosità del phishing risiede nella sua capacità di camuffarsi. I messaggi sono curati nei dettagli, riproducono fedelmente loghi e interfacce familiari, e spesso fanno leva su emozioni forti per provocare una reazione impulsiva. Un messaggio che minaccia la chiusura immediata di un account, segnala movimenti sospetti o promette rimborsi inattesi ha lo scopo di spingere l’utente a cliccare senza riflettere.
Per chi opera nel campo giuridico o forense, la posta elettronica rappresenta una delle principali porte d’ingresso per comunicazioni riservate. Proteggerla da questi attacchi non è solo una questione di sicurezza, ma anche di responsabilità professionale.
Ecco dunque una checklist pratica, utile per distinguere un’email autentica da un tentativo di frode e per rafforzare le proprie difese digitali.
Checklist anti-phishing: cosa fare (e cosa evitare)
1. Controlla attentamente il mittente
Verifica l'indirizzo email completo, non solo il nome visualizzato. I truffatori spesso usano indirizzi molto simili a quelli reali, con una sola lettera cambiata o un dominio diverso.
Se hai dubbi, non rispondere: cerca l'indirizzo ufficiale sul sito dell'organizzazione e contatta direttamente.
2. Esamina il contenuto del messaggio
Occhio a grammatica e sintassi: anche se i tentativi più recenti sono ben scritti, errori evidenti possono essere un campanello d'allarme.
Diffida da messaggi che creano urgenza o panico. Sono tattiche comuni per spingerti ad agire senza riflettere.
3. Non cliccare mai su link sospetti
Passa il mouse sopra il link (senza cliccare) per visualizzare l'URL di destinazione. Se ti sembra strano o non corrisponde al sito ufficiale, non aprirlo.
In caso di dubbio, digita manualmente l'indirizzo nel browser.
4. Non scaricare allegati da mittenti sconosciuti
Gli allegati possono contenere malware o virus. Aprili solo se sei certo della provenienza.
Attenzione anche ai file compressi (.zip, .rar) e agli eseguibili (.exe).
5. Attiva l'autenticazione a due fattori (2FA)
Anche se un truffatore ottiene le tue credenziali, non potrà accedere senza il secondo fattore di verifica.
Molti servizi email e piattaforme professionali la offrono gratuitamente.
6. Segnala il phishing
Usa la funzione "Segnala phishing" del tuo client di posta.
Informare il team IT o il referente privacy dell'organizzazione aiuta a prevenire danni più ampi.
Comportamenti da evitare:
Mai comunicare le proprie password via email, nemmeno se il messaggio sembra provenire da una fonte affidabile.
Evita di usare la stessa password per servizi diversi: in caso di violazione, l’effetto domino è garantito.
Non lasciarti abbindolare da promesse eccessive o messaggi troppo allettanti. In rete, il vecchio adagio “se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è” resta più valido che mai.
La sicurezza digitale comincia da piccoli gesti quotidiani. Navigare con prudenza, leggere con attenzione, evitare automatismi: sono queste le prime barriere contro un attacco informatico. In un’epoca in cui i confini tra lavoro e vita privata sono sempre più sfumati, anche la protezione della propria casella email diventa parte integrante della propria professionalità.
Spunti di discussione - a Voi è mai capitato ? Avete Voi invece qualche buon suggerimento? Scrivetelo nei commenti :
Come viene gestita la formazione anti-phishing negli studi legali?
Quali strumenti tecnici possono integrare le buone pratiche quotidiane?
Le email PEC sono davvero al sicuro da queste minacce?
Che ruolo ha la responsabilità individuale rispetto a quella dell'organizzazione?
Yuri Lucarini Informatico Forense - Criminologo
Fonti:

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